COME COMBATTERE EMOZIONI E STRESS DURANTE UNA CRISI

Y o u   a r e   g o i n g   t o   b e   O K

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Ecco il vero Light Motif che dovrebbe guidarci in questo momento storico in cui le nostre certezze sono svanite nel giro di pochi giorni. Certezze che riguardano la salute e la vita di noi stessi e dei nostri cari, dei nostri amici e delle nostre comunità. Certezze che alimentavamo faticosamente le nostre attività di lavoro, finanziarie e professionali. Certezze che attenevano alla nostra visione del futuro.

A demolirle in pochi giorni, un nemico invisibile, perfido e spietato. Un virus, appunto.

I virus sono dei microorganismi estremamente piccoli, visibili solo al microscopio elettronico. I coronavirus sono virus capsulati a RNA a singolo filamento: ciò significa che il loro genoma consiste di un filamento di RNA (invece che di DNA) e che ogni particella virale è avvolta in un “involucro” proteico . L’evoluzione può datarsi dall’inizio della vita in acqua. I virus di quasi tutte le principali classi di organismi – animali, piante, funghi e batteri – sono probabilmente emersi dalle acque con gli organismi che li ospitavano.

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Un essere piccolo ed invisibile, ma capace di privarci del bene più prezioso, la nostra vita.

Nelle ultime settimane, abbiamo avuto modo di confrontarci con molteplici persone che ricoprono differenti ruoli nell’ambito lavorativo, professionale e sociale. Durante i vari  colloqui abbiamo chiesto come stessero vivendo questo momento e quali fossero le loro percezioni riguardo a questa emergenza. Quasi tutte le risposte sono state uniformi. Ansia, stanchezza, stress, timori per la propria famiglia e visione negativa per il futuro lavorativo. Sensazioni che accomunano, senza ombra di dubbio, tutti noi italiani che, in modo impensabile e inatteso, ci confrontiamo con quanto abbiamo visto solo in film dalle trame catastrofiche. Utilizzando una terminologia mutuata dal mondo economico finanziario, potremmo dire un “sentiment” non certo improntato ad una visione del futuro positiva.

Non vi è dubbio che tutta la popolazione si sta confrontando con due differenti agenti patogeni: il Covid-19 e le emozioni negative da esso generate. Virus ed emozioni che, senza dubbio, anno la stessa capacità di contagio e di tossicità.

What You Should Do with Your Negative Emotions | Psychology Today

Depressione, paura, panico, senso di smarrimento e frustrazione,  sono alcuni dei fattori che vanno a minare la nostra capacità di pensare ed agire in modo lucido e positivo. Di prendere le giuste decisioni progettando i giusti passi per il futuro. Di intravvedere una possibile fine di questa emergenza, con un lento ritorno alla normalità. Difficile farlo quando si sta vivendo circondati da ogni tipo di paura, prima fra tutte quella attinente alla nostra vita e a quella dei nostri familiari. Tuttavia, la nostra condizione di adulti, padri e madri di famiglia, di persone responsabili,  di professionisti e lavoratori, ci impone di mantenere saldamente il timone fra le mani, evitando di farci condurre dalla tempesta.

Queste situazioni vengono definite dal termine “Allostatic load“, ovvero carico allostatico, situazione che si realizza quando siamo esposti ad un carico estremo di angoscia, emozioni e paure. Carico che supera la nostra capacità di sopportare e metabolizzare situazioni così intense e stressanti, generando stati di esaurimento e incapacità decisionale. Paradossale che, nel momento in cui dovremmo forzare noi stessi ad essere più freddi e raziocinanti, la nostra natura umana ci ponga dei limiti impoverendo le nostre capacità di reazione. Siamo umani, per l’appunto.

Stando così le cose, come possiamo sviluppare una maggiore resilienza, che ci consenta di reagire a questi stimoli negativi in eccesso? Come possiamo comunicare a noi stessi e agli altri che possiamo reagire con maggiore consapevolezza e maggiori capacità di ricercare soluzioni e pianificare il nostro futuro? 

Resilienza: rialzarsi, più forti di prima

  1. La prima risorsa a cui possiamo attingere è quella di focalizzarsi su quegli eventi che siamo in grado di governare.

Quelle circostanze che possiamo guidare essendone noi gli artefici. Questa possibilità genera una sensazione positiva,    corrispondente all’essere in grado di scegliere cosa siamo realmente capaci di determinare senza variabili esterne. Questo è un fattore in grado di darci quella sicurezza e quella determinazione alle quali dobbiamo appellarci per credere ancora in noi stessi e nelle nostre facoltà. Anche in un momento in cui tutto sembra esserci contro.

2. La seconda mossa è quella di “calmare noi stessi“.

Qui ci verrebbe in aiuto la penna del Manzoni, quando faceva dire a Don Abbondio che “..il coraggio uno non se lo può dare“. A questo scopo  si può utilizzare una tecnica utilizzata per vincere lo stress quando si deve parlare in pubblico. Tutti i manager e professionisti abituati a ricoprire il ruolo di public speaker, sanno bene che è possibile dominare lo stress riducendone le pericolose insidie che possono limitare o annullare le nostre performance. Inspirando con il naso per tre secondi e, successivamente, espirando con la bocca per sei secondi, e ripetendo per alcune volte, siamo in grado di eliminare l’eccesso di stress che ci paralizza fisicamente e psicologicamente. Anche il movimento, la ginnastica o, più semplicemente, fare le scale alcune volte in modo più veloce, può contribuire a scaricare la tensione in eccesso, anche in un momento in cui siamo costretti a rimanere nelle nostre abitazioni. Allo stesso modo, impegnarsi in attività che ci danno piacere e ci rilassano, genera una sensazione di benessere, distendendoci e predisponendoci ad una visione più positiva della realtà che stiamo vivendo.

3. Infine, dobbiamo comprendere che, anche le emozioni negative hanno una loro fisiologia.

Dobbiamo imparare a conviverci, facendole nostre e ben sapendo che fanno parte di noi e della nostra personalità. Importante è comunicare a noi stessi che queste sensazioni non dureranno per sempre. Sono momenti difficili, ma disponendoci ad una maggiore calma, ad un maggiore controllo su noi stessi, saremo in grado di acquisire lucidità e razionalità nelle decisioni che dovremo prendere e nelle situazioni che dovremo fronteggiare. Accettare i nostri limiti e le nostre sfumature caratteriali, ci da la possibilità di comprendere e calibrare il nostro comportamento senza ricorrere a quel “black out” totale che non può far altro che paralizzarci.

In tempo di emergenza generata dal Covid-19, il nostro atteggiamento proattivo per gestire la crisi che stiamo subendo è quello di concentrarci su quello di cui abbiamo il potere di influenzare e far accadere, evitando di metterci in crisi per quei fatti sui quali non possiamo avere alcuna influenza.

Solo così riusciremo a mantenere quella calma e lucidità necessarie per gestire una emergenza di così grandi proporzioni, preservando la nostra integrità fisica e psicologica e compiendo le giuste scelte oggi necessarie in ogni campo.

In attesa di poter ritornare ad una normalità che, oggi più di sempre, ci sembra una condizione che realizza tutte le nostre migliori aspettative. Come non mai.

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