Nell’ultimo report ufficiale, il Dott. Silvio BRUSAFERRO, presidente dell’Istituto Superiore di Sanità, ha evidenziato il probabile aumento dei casi di coronavirus legati all’inosservanza dei divieti nello scorso weekend. La scarsa aderenza a quanto vietato con l’ultimo Dpcm del Presidente del Consiglio, ha fatto sì che moltitudini di persone si siano concentrate in località di mare, di montagna e in città durante aperitivi e apericene .
Comportamenti irresponsabili e dannosi per la collettività. Occasioni in cui, come detto da Brusaferro, si è certamente favorita la circolazione del virus.
Con buona pace del senso di responsabilità verso noi stessi, i nostri familiari e la collettività.
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L’Iss: “Comportamenti decisivi per contenere epidemia”
(La Repubblica, 13 marzo 2020)
Ma se siamo ancora nel pieno dell’emergenza è in parte perché l’abbiamo sottostimata. “E’ verosimile aspettarci casi in questo weekend in parte come effetto dei comportamenti assunti lo scorso fine settimana. – ha proseguito Brusaferro – L’incubazione è tra 4 e 7 giorni: abbiamo visto folle assembrate al mare o in stazioni sciistiche o in mega aperitivi, luoghi dove probabilmente il virus ha circolato. Una parte di quelle persone nei prossimi giorni probabilmente mostrerà una sintomatologia. E’ un’ipotesi, vedremo le curve, speriamo di essere smentiti dai fatti”. L’importante ora è attenersi alle misure di contenimento, che di giorno in giorno vengono riviste alla luce delle curve statistiche legate al coronavirus. “Troppo presto per vedere risultati – concorda il virologo dell’Università degli Studi di Milano Fabrizio Pregliasco – bisognerà attendere due settimane per vedere i risultati delle misure restrittive”.
A Milano e in altre città i sindaci hanno deciso di chiudere i parchi perché troppo affollati, a Roma il vicariato riapre le parrocchie. Al secondo giorno di chiusura totale dell’Italia in molti Comuni si prendono le misure al decreto del presidente del Consiglio, tra richieste di serrate ancora più severe, appelli al buonsenso e lo scontento di chi invece giudica troppo rigide le regole in vigore.