LA BCE NON RASSICURA I MERCATI
12 Marzo 2020
IL GOVERNATORE LAGARDE E IL GIOVEDI’ NERO

(Giovedì 12 marzo 2020)
L’intervento di Christine Lagarde, nel pomeriggio di oggi, non ha rassicurato i mercati che sono ulteriormente crollati.
Il mantenimento invariato dei tassi e un Quantitative Easing mantenuto a 120 miliardi di euro per il 2020 hanno contribuito ad un ulteriore shock economico finanziario. Ben diverse erano le attese in merito al Quantitative Easing che, da quì a fine hanno, avrebbe dovuto attestarsi in un acquisto titoli tra i 180 e i 360 miliardi di euro. In effetti, le attese speravano in valori di acquisto titoli mensili posizionati tra i 20 e i 60 miliardi. Ben lontano da quanto affermato dal Governatore Lagarde.
Piazza Affari ha chiuso la seduta in picchiata, registrando il peggior crollo della sua storia. L’indice principale Ftse Mib ha lasciato sul terreno il 16,92%, scivolando fino a quota 14.894 punti. Male anche gli interessi sui bond sovrani. Lo spread tra Btp e Bund tedeschi ha chiuso con una impennata a 262 punti base, al termine di una seduta drammatica che ha visto i tassi sul decennale schizzare all’1,89%. Nulla ho potuto l’intervento debole della Bce.
Più coraggio si aspettavano i mercati e i governi. Nella crisi economica che si preannuncia come la più grave dalla seconda guerra mondiale ad oggi, l’Europa si aspettava dal Governatore della Banca Centrale una ricetta straordinaria ed eccezionale, che rassicurasse nazioni e mercati.
Ma così non è stato.
