“Partendo dalla sorgente di un fiume, se ne può scoprire l’origine, la natura e la forza“
Così recita un vecchio adagio della cultura giapponese. Se vogliamo, allora, dare la giusta valenza alla cerimonia di consegna degli attestati ai più di sessanta Maestri Orafi è da lì che dobbiamo partire, ripercorrendo la loro lunga storia.
Non è sempre facile vere un idea che possa, poi, essere sviluppata e “scaricata a terra” tributando il successo di una azione, di un iniziativa. Successo che, per l’evento dedicato a coloro che, con più di trentacinque anni di anzianità di carriera, sono stati insigniti di questo importante riconoscimento è stato evidente, generando gratificazione e grande senso di partecipazione.
E’ sul concetto di gratificazione che dobbiamo porre la nostra attenzione. Caliamoci allora nelle vesti di chi, partendo dagli anni cinquanta/sessanta in poi, ha fuso la propria vita con un banchetto posto, allora, in piccole fabbriche situate, alle volte, in umidi e bui locali. Da lì è iniziato un lungo percorso che, accompagnato dagli anni del boom economico ha fatto si che questi abili orefici potessero divenire anche capaci imprenditori, esportando i loro gioielli in tutto il mondo. Tuttavia, all’utente finale, cioè l’acquirente di quei gioielli, sfuggono completamente le modalità con cui quei capolavori vengono prodotti e, ancor di più, chi siano quegli abili artigiani che li hanno prodotti.
Ecco, allora, l’importanza di tributare un riconoscimento ufficiale a chi, per così tanti anni e nell’anonimato di una fabbrica di oreficeria, ha dato il meglio di se per far sì che la produzione di Valenza fosse considerata un’eccellenza nel mondo.
Bello vedere ognuno di loro, accompagnati dai rispettivi componenti della propria famiglia, emozionati davanti al fotografo per immortalare quel momento. Un grande sorriso e tenuto a mani tese, il proprio diploma di Maestro Orafo. C’era tutta l’emozione che si riscontra quando vengono conferiti i diplomi di laurea. Un momento unico. Come unica e irripetibile è stata questa giornata.
In un mondo che, sovente, è avaro di riconoscimenti verso chi li meriterebbe e, per converso, prodigo di clamore nei riguardi di meteore improvvisate e prive sia di professionalità che di esperienza, una grande emozione vedere radunati tanti artisti del mondo del gioiello, ai quali, ancora oggi, dobbiamo la consolidata reputazione che la città di Valenza si è conquistata nel mondo.